Finita la terza media, Settimio aveva cercato lavoro in nord Italia, ma non faceva per lui stare al nord mancava la sua Roma. Ormai per Settimio arrivato a 21 anni, rimasto orfano di padre, l’unica alternativa fu quella di tornare a Roma, sua città natale e cercare di sbarcare il lunario. Aveva cercato di rimanere o in Piemonte o in Lombardia, ma non aveva nessun mestiere, e dovevi inventarti qualcosa. A Roma, aveva ancora i suoi nonni materni, ed il nonno aveva una carrozza ed il cavallo, a’ botticella romana. Non tutti sono stati a Roma e anche chi c’è stato non è detto che sappia cosa sono le botticelle. Sono le carrozze turistiche, che portano i turisti per visitare la città eterna. Unica risorsa era una carrozza malandata e un cavallo vecchio. Settimio non aveva altra scelta, si mise a sistemare la carrozza la dipinse, la personalizzò, l’abbellì con una tappezzeria rossa, cercò di allenare il cavallo ormai molto vecchio a rifare il tragitto che faceva suo nonno: Piazza San Pietro, Ponte Milvio, il più antico ponte sul Tevere e Castel Sant’Angelo . Ci volle una settimana, cominciò il suo giro e con grande meraviglia, i turisti che volevano attraversare la città erano in molti. In poco tempo Settimio acquistò un altro cavallo, un’altra carrozza, e divenne “er più giovane e bello vetturino con la sua botticella”. Un giorno una bella giovane americana salì sulla sua botticella, gli fece fare tre volte lo stesso giro, e lo fece fermare pure vicino ad un venditore di caldarroste , ad un angolo della strada. Consumarono insieme le caldarroste, passarono la serata insieme, Diane era bella, ricca e capricciosa. Quella sera, le corse di Settiminio finirono con Diane. Nelle prime ore del mattino Diane si fece accompagnare nel suo albergo a Trastevere, faceva freddo….Diane si tolse la sua sciarpa bianca e la mise intorno al collo di Settimio. La mattina sarebbe partita per gli Stati Uniti. I giorni, i mesi, gli anni passarono, Settimio aveva legato la sciarpa di Diane sulla sua botticella e sperava un giorno rivederla. Vecchio ed ormai non più in grado di portare i turisti in giro, ogni tanto Settimio prendeva la sciarpa bianca e ricordava, sognava questo suo Amore….sognando sempre di poterla riabbracciare…..
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Musica – Chopin- Notturno Op.9 No. 1
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che bella narrazione, quasi commovente, molto brava! 😉
Grazie Max. Bisous
Be’…mi hai emozionata, grazie! 65Luna
Grazie cara bisous
Sei grande, Jalesh… 🙂
Grazie car…troppo buono bisous
L’attesa d’amore è il sogno che mai tramonta nell’uomo…dolce e malinconica storia.
❤